Aste, dalla Marilyn di Warhol a Boetti e Morandi: un anno da record (con il rischio bolla)
Aste, dalla Marilyn di Warhol a Boetti e Morandi: un anno da record (con il rischio bolla)
Mercato in evoluzione
Il trend diffuso parla d’un mercato sempre più difficile e complicato. Almeno per il segmento dei masterwork. Mentre l’orizzonte delle opere medie continuerà ad allargare la platea di acquirenti. Incidendo ben poco sui totali annuali delle major. Ma nel dettaglio quali sono state le migliori aggiudicazione del 2022? Si parte da uno sguardo iconico, ammaliante. Occhi dolci e ciglia voluttuose, rese eterne in crismi pop da Andy Warhol. È Marilyn Monroe, il cui ritratto Shot Sage Blue Marilyn è stato venduto da Christie’s a maggio per 195 milioni di dollari. È l’opera più cara di sempre tra quelle realizzate nel XX secolo. La seconda nella classifica generale, dietro solo al Salvador Mundi di Leonardo (450 milioni, Christie’s, 2017). È chiamato così per via di alcuni colpi di pistola (sparati da Doroth Podber, una scombinata che frequentava la Factory) che centrarono l’opera. Il dipinto racchiude in sé una stratificata simbologia che parte dallo status di icona di Marilyn e arriva alle promesse infrante del sogno americano.
Seguono i capolavori milionari della Paul Allen Collection. La vendita Christie’s dei dipinti raccolti dal cofondatore di Microsoft è stata la collezione più cara di sempre. Superata la soglia del miliardo di venduto (addirittura 1,62 miliardi di dollari). Riscritta la classifica dei migliori risultati in asta dei maestri dell’800 e ’900. Tra questi Georges Seurat con Les Poseuses, Ensemble (Petite version), venduto a 149 milioni di dollari. Paul Cézanne con La montagne Sainte-Victoire (137,7 milioni). Vincent Van Gogh con Verger avec cyprès (117 milioni). Paul Gauguin con Maternité II (105,7 milioni).
Il pittore bolognese è stato protagonista da Farsetti, il 2-3 dicembre. La sua Natura morta ha realizzato 1,4 milioni. Mentre un Bianco cretto di Burri 321 mila e un Concetto spaziale, Attesa di Fontana 972 mila. Ottimo risultato per I nuotatori di Carlo Carrà (912 mila). Nell’analogo incanto di Blindarte, il 30 novembre, una carta Jannis Kounellis, del 1961, ha fatto 167,5 mila euro. Bene anche l’arazzo di Boetti, che da 50 mila euro è salito a 87,5 mila. Molto conteso anche un lavoro di Nitsch, stimato 22-26 mila euro ma venduto a 37,3 mila. Successo per un dipinto dell’artista tedesco contemporaneo Norbert Bisky (81 mila). Da Il Ponte, Fausto Pirandello con delle Bagnanti del ’39 ha alzato il record personale con 300 mila euro.
Ultime occasioni
Ma prima di Natale ci sono ancora vendite da seguire. Il 21 dicembre a Milano Wannenes presenta l’ultima asta dell’anno. Con un intenso Marino Marini, Notte della Luna (40-50 mila). Un dipinto Cavaliere con paesaggio di Antonio Ligabue (35-45 mila) e la scultura La fede e la luce di Arturo Martini (35-45 mila). Le vedute, invece, sono entrambe di Salvo. Una verde e voluminosa (35-40 mila) e l’altra innevata e silenziosa (30-40 mila). Chiude, in religioso silenzio, due Mele quasi cézanniane di De Chirico (30-40 mila). Ultime occasioni per i collezionisti di aggiudicarsi un pezzo in un 2022 straordinario. Forse davvero irripetibile.