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INFERNO – Esiste una via d’uscita?
INFERNO – Esiste una via d’uscita?
INFERNO | Esiste una via d’uscita?
Una mostra internazionale tra denuncia, arte e speranza al Museo d’Arte Trasformativa di Verona
Dal 7 marzo all’8 giugno 2025, il Museo d’Arte Trasformativa, nel cuore del Centro Commerciale Verona UNO, presenta “INFERNO | Esiste una via d’uscita?”, una mostra potente e coinvolgente, curata da Paolo Mozzo e Filippo Bontempi, che mette al centro il ruolo dell’arte come specchio del presente e, allo stesso tempo, come bussola per il futuro.
In un allestimento scenografico e immersivo, l’esposizione riunisce 12 artisti di rilievo internazionale, molti dei quali hanno partecipato recentemente alla Biennale di Venezia, alle Biennali Italia-Cina e alla Biennale di Curitiba in Brasile. In mostra oltre 30 opere tra installazioni monumentali, dipinti, sculture, fotografie e videoarte, provenienti da artisti che hanno già calcato le scene di musei e istituzioni culturali di tutto il mondo.
Un percorso tra inferni contemporanei e possibilità di salvezza La mostra si articola in stanze tematiche, ciascuna delle quali affronta una delle grandi urgenze del nostro tempo: inquinamento e distruzione ambientale, sfruttamento del lavoro, analfabetismo funzionale, manipolazione digitale, perdita della memoria storica e culturale. L’arte diventa così lente di ingrandimento e strumento critico, ma anche motore di consapevolezza e speranza.
Tra le opere più emblematiche:
“Sacro Pomodoro” di Gianfranco Gentile
Una grande installazione che decostruisce l’iconografia rassicurante della pasta al pomodoro, rivelandone i lati oscuri legati allo sfruttamento agricolo e alla filiera industriale.
“Alba” di Julia Bornefeld
Un’Italia bruciata, alta più di sei metri, con un trono instabile e sinistro: un monito visivo contro l’autodistruzione ambientale e politica.
“Gli dei del fiume” di Alberto Salvetti
Fotografie inquietanti ritraggono l’artista immerso in un acquario ricavato da un cassonetto dell’immondizia: un’immagine potente del nostro rapporto con l’acqua e i rifiuti.
“La Materia Oscura” di Matteo Mezzadri
Sei video che mostrano sculture classiche esplodere in mille pezzi, simbolo della fragilità della civiltà e delle vittime innocenti delle guerre.
“Amanita” di Afran
Enormi funghi psichedelici come metafora della diffusione incontrollata delle fake news e della tossicità della disinformazione.
“Nel multiverso” di Alessandro Zannier
Una rivisitazione poetica e inquietante della scena finale di 2001: Odissea nello spazio, dove la presenza ossessiva degli smartphone cancella la dimensione umana.
“Cucire il mondo” di Luigi Dellatorre
Una gigantesca barchetta di carta fatta con necrologi, che naviga su un fiume di tela jeans: un’opera struggente sul dolore, la memoria e la possibilità di ricucire ciò che si è lacerato.
Tre percorsi di visita e un finale da vivere in 3D
Per garantire un’esperienza realmente accessibile e personalizzata, la mostra offre tre modalità di fruizione:
Visita curatoriale: il pubblico esplora autonomamente le opere, supportato da didascalie dettagliate e da un confronto diretto con il punto di vista dei curatori.
Esperienza narrativa immersiva: tramite il proprio smartphone, è possibile ascoltare un racconto sonoro guidato da un personaggio immaginario, che accompagna i visitatori attraverso la mostra con uno sguardo inedito e coinvolgente.
Percorso fiabesco per bambini: un’audioguida pensata appositamente per i più piccoli, che li introduce al mondo dell’arte contemporanea con linguaggi semplici e suggestivi.
Inoltre, grazie a QR code distribuiti lungo il percorso, è possibile accedere a contenuti speciali: backstage, interviste agli artisti e approfondimenti esclusivi, per scoprire come ogni opera è nata nei luoghi magici degli atelier, dove idee e visioni prendono forma.
A concludere l’esperienza, un sorprendente visore 3D (Meta Quest) permette di immergersi nell’imponente “Giudizio Universale” di Jorge R. Pombo: un’opera di 15 x 12 metri esposta lo scorso anno a Villa da Porto Barbaran, ora ricreata digitalmente per vivere un viaggio visivo e spirituale a tutto campo.
Un’arte che chiama in causa ognuno di noi
“INFERNO | Esiste una via d’uscita?” è molto più di una mostra: è un invito alla riflessione collettiva, una provocazione poetica e visiva, un’esperienza che alterna momenti di cruda denuncia ad aperture verso possibili vie di riscatto. Un percorso che mette in luce come la responsabilità individuale possa diventare la leva per un cambiamento concreto e condiviso.
Informazioni utili
Luogo: Museo d’Arte Trasformativa – Centro Commerciale Verona UNO (1° piano, lato ristorazione)
Via Monte Cristallo, 1 – San Giovanni Lupatoto (VR)
Date: 7 marzo – 8 giugno 2025
Orari:
Lun–Ven: 11:00 – 19:00
Sabato, Domenica e festivi: 10:00 – 20:00
Chiusura solo domenica di Pasqua
Biglietti:
Intero: €10 – Ridotto: €8 – Speciali pacchetti famiglia disponibili
Contatti stampa e media
Per interviste, materiali fotografici e approfondimenti:
Email: paolo.mozzo@artantide.com
Telefono: +39 347 1048959
Sito web: artantide.com
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