Aste

Investire in arte informati

Investire in arte informati

L’economia che rallenta, il caro energia, l’alta inflazione e una guerra che non accenna a finire hanno spinto gli investitori a guardare anche agli investimenti tangibili, in primis l’oro e l’immobiliare e, poi, per i portafogli più “ricchi” anche l’arte. Ma osservando con attenzione il mercato dell’arte che, dopo la chiusura per il Covid nel 2020, ha già recuperato il tempo e i valori perduti, si scopre che ad entrare per passione, curiosità o investimento alternativo sono in moltissimi e, soprattutto, giovani. Il dato emerge dall’analisi delle aste dell’ultimo anno: più di un milione di opere d’arte – secondo Artprice – è stato proposto sotto il martello, quasi i due terzi (65%) hanno trovato acquirenti e tra questi il 56% è stato venduto a meno di 1.000 dollari (tasse incluse) con un numero record di stampe, fotografie, disegni e dipinti a prezzi accessibili. Grazie alla migrazione sull’online durante la pandemia e all’affermarsi successivamente di canali di scambio fisici e digitali. Non solo, negli ultimi due anni sono riprese tutte le mostre e hanno riaperto i musei e il mercato è stato sostenuto dall’offerta di un gran numero di importanti opere appartenenti a collezioni private. Molti i capolavori da Wahrol Seurat, da Cézanne Van Gogh che hanno trovato una nuova casa per valori superiori a diversi milioni di dollari. Ma questa è la fascia altissima del mercato, c’è poi quella degli scambi minori che necessita di altrettanta informazione per un approccio corretto.

Gli strumenti per collezionare

La voglia di entrare in questo sistema e di acquistare arte è apparsa evidente anche dalla larga affluenza a mostre nelle istituzioni pubbliche e alle fiere d’arte. La costante informazione prodotta da Arteconomy Plus24 sul settore lo ha registrato quotidianamente. Con il libro «Investire in Arte» in edicola il 4 maggio insieme a Il Sole 24 Ore e da lunedì 8 maggio nella versione digitale sull’ecommerce del Sole 24 Ore
https://ecommerce.ilsole24ore.com/shopping24/catalogo/libri-guide-e-collane, la redazione di Arteconomy Plus24 intende fornire al lettore tutti gli strumenti per entrare nel collezionismo ben informato. A partire dal fenomeno della globalizzazione all’allargarsi dell’offerta online e all’ampliarsi della mappa geografica dell’offerta di arte sino al Sud Est asiatico. Nuovi pubblici sono approdati nel sistema dell’arte e sempre più gallerie e case d’asta propongono il cosiddetto cross collecting per intercettare il gusto e l’unicità di oggetti straordinari. E anche il confronto tra le città dell’arte negli ultimi anni si è giocato tra gli effetti della Brexit a discapito del mercato inglese e la riscossa di Parigi in Europa, tra il leggero declino di Hong Kong e la vivacità di Seoul e Singapore. New York resta la meta indiscussa di collezionisti e artisti.

Per comprendere poi, come si crea il valore di un’opera d’arte il lettore potrà seguire con la Guida passo passo come si costruisce la carriera di un artista, a partire dall’accademia e alle esposizioni negli spazi no profit, dalle gallerie di ricerca alle mostre collettive e poi alle personali nei musei nazionali per poi arrivare ai grandi dealer internazionali e ambire a finire nelle mostre dei grandi musei di fama mondiale. L’asta sarà solo a quel punto il luogo di scambio che premia una carriera già ben delineata. Quando, invece, il percorso si inverte e in asta si arriva troppo presto, com’è capitato a tanti giovani artisti negli ultimi due anni, il lettore dovrà sentire suonare un campanello di allarme: la speculazione è dietro l’angolo e i prezzi delle opere dei loro beniamini potrebbero sgonfiarsi. Questa è una delle tante novità della contemporaneità, ma vi sono poi tendenze più strutturate destinate a modificare la nostra lettura della storia sociale dell’arte e, quindi, crediamo di maggior durata come l’inclusione del punto di vista femminile nella produzione artistica di tutti i tempi – i musei fanno a gara per acquistare opere di artiste -, così come la decolonizzazione e la rivalutazione di tutta l’arte prodotta nel continente africano.

Ha avuto una fiammata ma si è ridimensionato il fenomeno dell’arte digitale, mentre è sempre forte il tema dell’ambiente e della sostenibilità nell’immaginario artistico e della circolazione delle opere. In Italia resta sempre la difficoltà di dare spazio alla giovane arte e di rivalutare la produzione artistica successiva agli anni 60 del secolo scorso: questi artisti riescono ad ottenere visibilità internazionale solo se lavorano fuori dal loro paese. Per non tralasciare tutti gli aspetti del collezionare la Guida cerca di fornire anche strumenti normativi e fiscali, con uno sguardo alla contrattualistica e alla due diligence, senza trascurare il passaggio generazionale della collezione.

Fonte: Marilena Pirrelli – IlSole24Ore