Arte

L’Andy Warhol Museum di Pittsburgh diventa un “Pop District” ispirato alla celebre Factory

L’Andy Warhol Museum di Pittsburgh diventa un “Pop District” ispirato alla celebre Factory

Un distretto culturale all’insegna di Andy Warhol (Pittsburgh, 1928 – New York, 1987) e della sua mitica Factory: è ambizioso il progetto dell’Andy Warhol Museum a Pittsburgh, istituzione dedicata al padre della Pop Art e a uno degli artisti più noti, influenti – e, appunto, “pop” – di tutti i tempi. The Pop District è il titolo del progetto culturale, turistico, urbanistico ed economico che coinvolge sei isolati del quartiere in cui si trova il Museo, sulla North Shore, mirando a “utilizzare il potere dell’arte pubblica, della produzione di media digitali, della musica dal vivo e delle performance per creare una destinazione museale nella città in cui è nato Andy Warhol”. Attraverso l’iconica figura di Warhol, insomma, Pittsburgh ambisce a diventare una tappa culturale e turistica che possa attrarre l’attenzione del pubblico internazionale, per un progetto che si svilupperà nell’arco di dieci anni per un investimento pari a 60 milioni di dollari. “Andy continua a essere emblema dello spirito imprenditoriale americano”, spiega Patrick Moore, direttore di The Warhol e coordinatore del progetto. “È esempio di cambiamento per Pittsburgh e di come le comunità creative in tutto il paese possono essere attivate per stimolare e sostenere un’economia locale basata sul dare opportunità ai giovani”.

THE POP DISTRICT A PITTSBURGH E I PROGETTI PER I GIOVANI

La prima fase del progetto prevede, da parte del Museo, l’affitto di spazi del quartiere da adibire a destinazione culturale; in un secondo momento – a partire dal 2024 –, verrà realizzata una nuova sede di oltre 3700 metri quadrati, che potrà ospitare dai 50mila ai 75mila visitatori per spettacoli dal vivo ed eventi. A queste novità, si aggiunge il programma rivolto soprattutto alle giovani generazioni, con progetti educativi mirati a potenziarne le conoscenze e le pratiche artistiche, traendo ispirazione dalla leggendaria Silver Factory di Warhol: attraverso la produzione di progetti multimediali e artistici, i partecipanti impareranno le competenze necessarie per lavorare nel mondo digitale e non solo. Il progetto educativo si diramerà in quattro sezioni: un’agenzia creativa, un laboratorio di imprenditoria creativa, un programma di marketing digitale e un programma di responsabilizzazione dei giovani, con l’obiettivo di raggiungere oltre 100 immatricolazioni annuali e creare, sempre ogni anno, 25 posti di lavoro a tempo pieno e part-time, lavorando soprattutto con persone LGBTQ+ e immigrati.

THE POP DISTRICT A PITTSBURGH ISPIRATO A ANDY WARHOL

“La strategia innovativa del team di The Warhol renderà Pittsburgh un leader nazionale nella creazione di nuovi modelli culturali per le città americane”, spiega Sam Reiman, direttore della Richard King Mellon Foundation che sta supportando il progetto. “The Pop District creerà un potente motore per lo sviluppo economico contemporaneo e una calamita per attrarre e trattenere i giovani talenti creativi. L’obiettivo di questo progetto è assicurarsi che il prossimo Andy Warhol non debba lasciare Pittsburgh per diventare Andy Warhol”. Altra istituzione coinvolta nel progetto è la Henry L. Hillman Foundation, il cui presidente David K. Roger ha dichiarato: “The Warhol sa che l’arte può cambiare la vita e l’arte può cambiare le città. Con The Pop District, quel cambiamento sta arrivando portando la programmazione artistica e la formazione della forza lavoro fuori dalle mura del museo per creare una destinazione culturale di sei isolati sulla North Shore. Questa è un’opportunità eccezionale per la crescente economia creativa di Pittsburgh, e sottolinea ulteriormente la reputazione di The Warhol come leader globale nell’innovazione artistica”.

Articolo di Desirée Maida– Artribune